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Mentre continua a imperversare la pandemia di Covid-19, sono state avviate in tutto il mondo ricerche atte a identificare trattamenti innovativi che possano combattere i sintomi della malattia. La sorprendente versatilità delle cellule staminali mesenchimali è finita di recente sotto i riflettori nel trattamento dei pazienti COVID affetti da gravi complicazioni polmonari.


Ve ne avevamo parlato già a marzo 2020 ma la scienza e la ricerca hanno compiuto rapidi progressi e oggi è possibile affermare che le cellule staminali provenienti da tessuto cordonale donato sono state efficaci nel ridurre la sindrome da distress respiratorio acuto in 19 gravi pazienti COVID.

Il nuovo trial clinico di terapia cellulare condotto dal Prof. Camillo Ricordi dell’Università di Miami sfrutta il potenziale antinfiammatorio e immunomodulatorio delle cellule mesenchimali per limitare il danno polmonare causato dalla cosiddetta tempesta di citochine (detta anche ipercitochinemia) che si verifica in alcuni pazienti. La tempesta di citochine di fatto è una sovra reazione del sistema immunitario in risposta al virus che può arrecare seri danni ai polmoni e agli organi.

Il nuovo trattamento è davvero molto semplice e consiste in due infusioni di cellule mesenchimali provenienti dal tessuto cordonale in pazienti affetti dalla sindrome da distress respiratorio acuto. Le cellule  mesenchimali vengono traportate dal flusso sanguigno all’area dove si è verificato il danno e, grazie alla capacità unica di queste cellule di produrre alcune proteine chiave, aiutano il corpo a riparare i tessuti danneggiati.

La tecnologia comporta l’estrazione ed espansione in vitro delle cellule mesenchimali e, poiché le cellule possono crescere e aumentare di numero velocemente, un solo cordone ombelicale è in grado di produrre cellule mesenchimali per trattare diversi pazienti.

Il trial clinico è stato condotto in doppio cieco in modo che medici e pazienti non fossero al corrente del tipo di infusione praticata, ovvero se con le cellule staminali o con un placebo. In primo luogo, i risultati della sperimentazione clinica hanno dimostrato che le infusioni con cellule staminali mesenchimali da tessuto cordonale sono sicure e senza rischio per i pazienti. I trattamenti si sono inoltre rivelati efficaci nel ridurre la mortalità e il tempo di recupero nei pazienti gravi. In totale, la sopravvivenza dopo un mese si è rivelata di essere del 91% nel gruppo trattato con le cellule staminali, del 42% nel gruppo che ha ricevuto il placebo e del 100% in pazienti al di sotto degli 85 anni.

Questa è solo una delle strategie messe in atto per aiutare pazienti gravi con complicanze da COVID 19, ma è di certo un grande passo avanti. L’incredibile potenziale terapeutico delle cellule staminali è alla base di questi interventi innovativi nei confronti dei pazienti COVID e mette in luce il valore intrinseco e la versatilità delle terapie cellulari. Le terapie d’avanguardia con sangue e tessuto cordonale rappresentano un importante punto di svolta nella medicina moderna e creano speranza per la cura di diverse malattie presenti e future.

Reference: https://stemcellsjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1002/sctm.20-0472

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