Abbiamo già parlato in passato del potenziale terapeutico delle cellule staminali per le malattie dell’occhio (vedi Blog) e, a maggior ragione, ci sembra utile fare il punto della situazione dei progressi raggiunti ad oggi.
Negli ultimi tempi è andato aumentando in maniera più che significativa la ricerca di laboratorio, ma anche clinica, nell’ambito della terapia cellulare applicata all’oftalmologia, una branca della medicina specializzata nella diagnosi e cura delle malattie dell’occhio.
In particolare, la ricerca sulla cornea, la retina e, più recentemente sulle cellule ganglionari retiniche (CGR), ha dato esiti molto incoraggianti. Le cellule ganglionari retiniche svolgono un ruolo fondamentale nella vista poiché si fanno carico di processare e trasportare l’informazione visiva dall’occhio al cervello tramite il nervo ottico.
Quando subentra il glaucoma (una condizione dovuta a un aumento della pressione oculare), le CGR muoiono e non potendo essere sostituite si verifica una perdita graduale della vista.
Oggi tuttavia, grazie a nuove strategie che impiegano le cellule staminali (cosa sono le staminali), sarà forse possibile riparare sia la retina sia i nervi che portano al cervello – una grande svolta nei trattamenti per il glaucoma.
La Fondazione per la Ricerca sul Glaucoma ha individuato due opzioni che impiegano cellule staminali
La Fondazione ci tiene tuttavia a sottolineare che la cautela è d’obbligo in quanto, malgrado gli incoraggianti progressi, la ricerca non ha ancora permesso di tradurre questi risultati di laboratorio in pratica clinica.
Cosa significa tutto questo per i pazienti?
In conclusione, si continua ad esplorare le terapie cellulari come potenziali trattamenti per le malattie degenerative dell’occhio, per sostituire neuroni o per ripristinare le connessioni neuronali perse.
Le cellule staminali mesenchimali (cosa sono le staminali), in grado di produrre proteine che favoriscano la guarigione, sono state prese in considerazione come mezzo terapeutico laddove si siano verificati dei danni alle cellule ganglionari retiniche. Le proprietà rigenerative delle cellule staminali provenienti da diverse fonti sono state studiate in diverse ricerche, incluse le mesenchimali provenienti dal midollo, da tessuto adiposo e dalle gengive. Le CGR hanno il potenziale di proteggere le CGR e stimolare la rigenerazione del nervo ottico.
Man mano che procede la ricerca e aumenta la conoscenza, è probabile che le terapie cellulari per il trattamento di alcune classi di patologie dell’occhio svolgano un ruolo più importante nelle sperimentazioni cliniche volte a valutare la sicurezza ed efficacia delle diverse opzioni terapeutiche.
Referenze