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Siamo lieti di farvi avere la traduzione di un articolo comparso sulla rivista internazionale on-line OPEN ACCESS GOVERNMENT e che riguarda l’ultimo rilascio Smart Cells. Si tratta di un’infusione fra fratelli per un caso di paralisi cerebrale. L’articolo è interessante perché spiega dettagliamente le procedure e gli step del rilascio.

L’infusione si è svolta a giugno di quest’anno e servirà del tempo per comprenderne l’evoluzione, ma è di grande soddisfazione poter constatare che si sia potuti passare dai trapianti autologhi a quelli eterologhi familiari (fra fratelli) e che il laboratorio Smart Cells abbia saputo, anche in questa occasione, lavorare bene e con metodo.

Nell’augurarvi una buona lettura, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

L’ultimo rilascio di un campione di cellule staminali da sangue cordonale da parte di Smart Cells International è servito a trattare un bambino con paralisi cerebrale presso l’ospedale della Duke University negli Stati Uniti.

A giugno, la società di crioconservazione, Smart Cells, ha rilasciato a scopo terapeutico il ventunesimo campione di cellule staminali da sangue cordonale. Dal 2005, i campioni rilasciati a pazienti in diversi Paesi del mondo sono stati utilizzati per trattare una serie di condizioni, quali paralisi cerebrale, talassemia, leucemia ed encefalite da HSV.

Informazioni relative al 21mo rilascio

  • Data dell’infusione : 19 giugno 2019
  • Condizione medica : paralisi cerebrale
  • Grado di parentela del ricevente : fratello
  • Età del ricevente : 3 anni
  • Centro medico : Duke University Hospital, Durham, USA

 

Metodo di utilizzo del campione di sangue cordonale

Un’unità di sangue cordonale proveniente da un bambino di due anni è stata utilizzata per trattare il fratello di tre anni affetto da paralisi cerebrale. Il sangue cordonale è stato lavorato e conservato in condizioni rigorose nel laboratorio all’avanguardia di Smart Cells dove le staminali da sangue cordonale sono conservate in vapori di azoto liquido a una temperatura di circa -190 gradi centigradi che permette di conservare la vitalità cellulare per anni. Quando i genitori del bambino con paralisi cerebrale si sono rivolti a Smart Cells per sapere se fosse possibile utilizzare il sangue cordonale del nuovo nato per trattare il fratello più grande, Smart Cells ha consigliato di rivolgersi all’ équipe medica della Duke in quanto Smart Cells aveva già collaborato col centro medico americano per trattare casi analoghi.

I dati relativi ai test e al processamento del sangue cordonale sono stati inviati alla Duke in modo che si potessero verificare i requisiti del campione prima del trapianto. L’unità di sangue cordonale ha superato i controlli e, stabilita la compatibilità fra i fratelli, si è potuto dare il via libera al trapianto.  Smart Cells ha predisposto il trasferimento dell’unità di sangue cordonale crioconservata al centro medico statunitense dove il campione è stato conservato nello stato di congelamento per qualche mese, come avviene di solito, in modo che ne potessero essere testati dei piccoli sottocampioni. I risultati ne confermarono l’adeguatezza e, quindi, il giorno previsto del trapianto, l’unità venne accuratamente scongelata e infusa nel sistema circolatorio del ricevente.

L’infusione di cellule staminali si è potuta svolgere senza complicazioni, ma sarà necessario del tempo prima che la famiglia possa constatare gli eventuali miglioramenti alla condizione del loro bambino. Ad oggi i rapporti scientifici e i referti medici di trial clinici con infusioni di sangue cordonale per paralisi cerebrale sono incoraggianti. I primi lavori hanno avuto lo scopo principale di dimostrare la sicurezza dell’utilizzo autologo di cellule staminali da sangue cordonale in bambini affetti da tale condizione e di acquisire conoscenze sui potenziali benefici del trattamento. I medici della Duke hanno concluso che infusioni, opportunamente dosate, di cellule staminali da sangue cordonale possono alleviare i sintomi motori in bambini con paralisi cerebrale.

Successivamente a questo studio clinico, si poteva prendere in considerazione l’utilizzo di sangue cordonale proveniente da fratelli come opzione terapeutica e, ad oggi, i risultati hanno dimostrato che la procedura è sicura, ma sarà necessario dell’altro tempo per raccogliere dati sugli esiti clinici e poi pubblicarli. Quest’avanguardistica strategia terapeutica basata sulle cellule staminali è solo una delle possibilità che riguardano la medicina rigenerativa ed è infatti possibile che in futuro i ricercatori e i team clinici riescano a sfruttare il potenziale delle cellule staminali per creare terapie innovative.

 

La D.ssa Ann Smith, Direttore Scientifico di Smart Cells, riferisce che :

“I centri che si occupano dei trattamenti devono poter assicurare la sicurezza e l’efficacia delle terapie con cellule staminali per utilizzo umano. In Smart Cells lavoriamo con alti standard per assicurarci che le unità di sangue cordonale da noi lavorate e conservate siano di qualità adeguata all’uso clinico. Per noi è stato quindi gratificante sapere che il team della Duke sia stato felice di collaborare con Smart Cells in più occasioni visto che forniamo prodotti di sangue cordonale di alta qualità e un servizio all’altezza delle necessità sia ai pazienti che alle équipe mediche che utilizzano il materiale.”

e aggiunge che :

“Abbiamo esperienza nello spedire sangue cordonale crioconservato in tutto il mondo rispettando rigorosi standard normativi internazionali per diversi tipi di trattamenti terapeutici. Le procedure, partendo dalla proposta di trattamento fino al rilascio dell’unità di sangue cordonale e i follow-up successivi, fra i quali, la stretta collaborazione coi team clinici, sono accuratamente delineate e seguite. Noi di Smart Cells siamo più che felici di fornire un supporto ai nostri clienti e agli uffici internazionali che ci rappresentano per affrontare al meglio il percorso terapeutico.

Smart Cells è orgogliosa di poter offrire un servizio di alto livello e di far parte del settore di terapeutica cellulare per la trapiantistica consolidata ma anche per le strategie terapeutiche più innovative.”

Fonte: https://www.openaccessgovernment.org/stem-cell-sample-child-with-cerebral-palsy/69391/?fbclid=IwAR07aONDTR6LXWsKKwDgpMX_0Wozfx1hLcyXeQ6BFIRehwMNzF2gqF5eVXo

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