Recupero immunologico più rapido e tasso ridotto di infezioni virali post-trapianto nei pazienti trapiantati con Omisirge rispetto al trapianto standard di sangue cordonale
Nell’aprile 2023, la FDA ha approvato l’uso di omidubicel (noto anche come Omisirge), un prodotto a base di cellule staminali del sangue cordonale espanso ex vivo da utilizzare in pazienti adulti e pediatrici (di età pari o superiore a 12 anni) con tumori ematologici (sangue e midollo osseo).
L’uso di omidubicel, che contiene un numero significativamente maggiore di cellule staminali CD34+ rispetto al sangue cordonale standard, determina un recupero più rapido della funzionalità del midollo osseo nei pazienti sottoposti a chemioterapia ad alte dosi. La chemioterapia viene utilizzata per trattare la condizione maligna di base, ma inevitabilmente danneggia il midollo osseo portando a una produzione gravemente compromessa di globuli rossi, piastrine e cellule immunitarie. Poiché i pazienti trattati con omidubicel hanno un recupero ematopoietico significativamente più rapido, ciò si traduce in ricoveri post-trapianto più brevi rispetto a quelli trattati con metodi convenzionali di trapianto di sangue cordonale. Un motivo importante per il migliore recupero è legato ai tassi più bassi di gravi infezioni batteriche e fungine invasive riscontrate dopo il trapianto. I pazienti sono più vulnerabili alle infezioni quando mancano di un sistema immunitario funzionante nell’immediato periodo post-trapianto.
Un sotto studio che ha preso in esame le potenziali ragioni del migliorato recupero del sistema immunitario dopo il trapianto di omidubicel è stato messo a punto da un team di ricercatori clinici di tutto rispetto che hanno esaminato attentamente il modello di ricostituzione delle cellule immunitarie dopo il trapianto. Hanno evidenziato che il recupero immunologico, già 7 giorni dopo aver ricevuto le cellule staminali, era correlato a una ridotta incidenza di infezioni virali gravi in tutte le età trattate. Nello specifico, hanno dimostrato che la rapida ricostituzione delle cellule natural killer in stadio iniziale, delle cellule T helper e di altre cellule critiche del sistema immunitario, ha comportato una riduzione significativa del rischio di complicanze virali post-trapianto, offrendo così potenzialmente ai destinatari di omidubicel un’immunità protettiva precoce e potenziata.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2666636723012563?via%3Dihub