Our Blog

Allattamento: alimentazione e integrazione. A cura della Direzione Scientifica di Laborest Spa

L’allattamento al seno è la prima fonte naturale di nutrimento, di salute e di comunicazione tra madre e neonato ed è quindi un fase molto importante sia per il bambino sia per la mamma.


Gli specialisti confermano che il latte materno è in ogni caso la soluzione migliore per il bebè, nonostante ciò la scelta alternativa di nutrire il neonato mediante latte artificiale è comunque valida quando non si può o non si vuole allattare per attitudine, per reale scarsa produzione di latte o per l’esistenza di una controindicazione.

Dopo 10-15 giorni dal parto, la madre che allatta fornisce al neonato circa 500-600g di latte al giorno, che in seguito può aumentare fino a 800-900g. La ricchezza di nutrienti del latte materno è strettamente collegata al tipo di alimentazione seguita in questo periodo e durante tutta la gravidanza: infatti le modificazioni che portano il seno a prepararsi all’allattamento iniziano già nel primo trimestre di gravidanza e proseguono sotto l’attività di diversi ormoni. La ghiandola mammaria inizia a prepararsi aumentando il contenuto di liquidi e l’alimentazione durante la prima parte della gravidanza costruisce i depositi di nutrienti che vengono utilizzati nella seconda parte della gravidanza e successivamente durante l’allattamento, determinando così la composizione del latte.

Per questo motivo, anche durante l’allattamento, è fondamentale fornire alla madre un’adeguata idratazionetramite un apporto di almeno 2 litri di acqua al giorno, assumendo acqua poco o mediamente mineralizzata,adatta in particolare per le donne che soffrono di problemi come ritenzione idrica e gonfiori ed è ben tollerata dall’organismo del neonato. È bene invece limitare l’uso di bevande zuccherate e ovviamente di quelle alcoliche.

Il fabbisogno calorico della nutrice varia in rapporto alla quantità di latte prodotto quotidianamente: ad esempio, per produrre 800 g di latte servono circa 670 Kcal, fornite in buona parte dai grassi di deposito accumulati durante la gestazione. L’aumento di intake calorico, per questa attività che la mamma svolge, deve essere garantito per lo più da un introito di proteine che deve aumentare di circa 17g al giorno. Tenendo conto di questo premessa è consigliabile un aumento di circa 350-400 kcal/die, sebbene a tal proposito è opportuno consultarsi con il proprio medico.

La fonte di grasso migliore è l’olio extravergine d’oliva: non cambia il sapore del latte e apporta al neonato i preziosi acidi grassi monoinsaturi ,utili per la struttura di tutte le cellule. Per lo sviluppo cerebrale del piccolo sono fondamentali gli acidi grassi essenziali omega-3 contenuti soprattutto nel pesce azzurro, ma considerando  l’alto fabbisogno di tali sostanze è spesso utile un’integrazione a base soprattutto dell’omega -3 DHA (200 mg/die).

Nella dieta della mamma che allatta, assume grande importanza la presenza di adeguate quantità di micronutrienti. Il fabbisogno di calcio e di fosforo rimane elevato, come durante la gravidanza. Il calcio in questa fase viene utilizzato per circa un terzo per la produzione del latte materno. Diminuisce il fabbisogno di  ferro, anche se è fondamentale non sottovalutare il suo apporto per evitare stati anemici tardivi. Infine  aumentano del 20-30% i fabbisogni per la maggior parte delle vitamine, ad eccezione dell’acido folico, la cui integrazione è comunque consigliata anche durante l’allattamento. È importante porre particolare attenzione alle vitamine liposolubili (A,D,E e K), poiché specifici stati carenziali ne riducono le quantità nel latte.

Nel periodo dell’allattamento si consiglia di limitare gli alimenti che possono conferire odori e sapori sgraditi (cipolle, aglio, peperoni,asparagi, cavoli) o che possono scatenare manifestazioni di tipo allergico nel lattante. Sono inoltre da evitare cibi piccanti conditi con spezie e le fritture.

Durante l’allattamento le necessità nutritive sono in alcuni casi superiori a quelle della gravidanza: un’alimentazione variata, ricca di acqua, con preferenza di zuccheri complessi (pane, pasta , riso e cereali, soprattutto integrali), vegetali freschi e legumi, pesce, latte e derivati, aiuterà la neo mamma a star bene e a produrre un latte migliore per le esigenze del proprio bambino.

Comments ( 0 )

    Leave A Comment

    Your email address will not be published. Required fields are marked *