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Scoperti i motivi dello scarso attecchimento delle cellule staminali del cordone espanse in laboratorio.
L’utilizzo del sangue cordonale come fonte di cellule staminali ematopoietiche per il trapianto ha diversi vantaggi, tra cui la semplicità di reperimento, la grande compatibilità e la bassa probabilità di suscitare la malattia da rigetto di tipo severo. Tuttavia una limitazione è il numero totale di cellule presenti nell’unità di sangue cordonale, non sempre in quantità sufficienti per un paziente adulto.

Per cercare di risolvere questo problema si stanno sviluppando numerosi protocolli per moltiplicare le cellule in laboratorio prima di infonderle nel paziente, in modo da raggiungere numeri adeguati.  In alcuni casi pero’, nonostante si riesca a moltiplicare le cellule, una volta che queste sono infuse nell’organismo perdono in parte le loro capacità di attecchimento e di proliferazione a lungo termine, se paragonate alle cellule non manipolate.

Recentemente è stato pubblicato un lavoro che ne spiega i motivi e propone un metodo per risolvere il problema. I ricercatori hanno scoperto che le cellulle, appena messe in un supporto per farle moltiplicare in laboratorio, cambiano la loro cromatina. La cromatina altro non è che il modo in cui il DNA è presente nella cellula: il filo di DNA è avvolto insieme a speciali proteine che ne regolano la lettura. Quando la cromatina è compatta, i geni sono inattivi, al contrario quando è aperta i geni possono essere letti da speciali proteine e svolgere le loro funzioni. Esistono particolari proteine che sono capaci di regolare la cromatina per aprirla o renderla compatta e sono proprio queste che cambiano attività quando le cellule del cordone sono fatte crescere in laboratorio.  In queste circostanze le cellule cambiano la loro cromatina e perdono quelle caratteristiche importanti per quando vengono reinfuse nell’organismo.

I ricercatori hanno individuato quale proteina regolatoria modifica le cellule e inoltre hanno testato delle molecole capaci di bloccarne l’attività. In questo modo hanno dimostrato che la cromatina rimane più simile alla condizione pre-laboratorio e le cellule hanno migliori caratteristiche per il trapianto.

Grazie a questa scoperta ora sarà possibile ottenere dei protocolli di espansione cellulare migliori, che non solo porteranno a numeri più alti di cellule ma anche a cellule più attive e funzionali.

Varagnolo L, Lin Q, Obier N, Plass C, Dietl J, Zenke M, Claus R, Müller AM. PRC2 inhibition counteracts the culture-associated loss of engraftment potential of human cord blood-derived hematopoietic stem and progenitor cells. Sci Rep. 2015 Jul 22;5:12319.

 

 

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