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La maternità nell’Arte.
La maternità è naturalmente il concetto dominante della vita, è un valore assoluto sia che ci si esprima in termini filosofici, religiosi, o biologici. Significa dare vita, ma anche nutrirla e proteggerla. E’ naturale quindi che abbia assunto spesso, fin dalle epoche più remote, il valore di divinità e che l’uomo l’abbia voluta rappresentare già ai suoi arbori, circa 100.000 anni fa in Africa.


Nel primo paleolitico in Europa si riscontrano le prime rappresentazioni plastiche come le statuette femminili con ventre e seni abnormi (come la Venere di Willendeorf in Austria), ma anche in bellissime raffigurazioni rupestri in Eurasia e Africa. Bellissime immagini compaiono nel Midi francese, come la Mère di Monparier,  o la Venere di Laussel.
Fino al neolitico la figura femminile e quindi la maternità e la nascita sono legati in maniera simbolica alla terra che è anche caverna e madre, quindi al mondo animale. La fecondità animale spesso simboleggia la fecondità femminile . Nel neolitico, l’uomo diventa sedentario e l’immagine di Dea Madre si rafforza si moltiplicano quindi le rappresentazioni di donna-dea e bambino. Una delle rappresentazioni più affascinanti è quella della dea partoriente in trono, a Catal Hujuk (Anatolia) nella moderna Turchia.

E’ solo con l’affermarsi dell’età dei metalli che si affievolisce il matriarcato e la società acquista una connotazione saldamente maschile. Nell’epoca greco-romana il concetto di maternità/divinità si complica, ma in ogni caso, attraverso interpretazioni filosofiche e religiose diverse, la raffigurazione continua e si trasforma in capolavoro nel Rinascimento italiano dove l’uomo (inteso come essere umano) diventa tema centrale dell’arte e della scienza.

Attraverso i secoli successivi, artisti importanti come Piero della Francesca, Giotto, Jan Van Eyck, Filippo Lippi, Beato Angelico, Pontormo, Caravaggio, La Tour, Renoir, Gauguin, Picasso hanno scelto di immortalare con stili e intenzioni diverse questo tema.

Ci fermeremo di volta in volta in periodi artistici diversi, ma per inaugurare questo percorso con voi, ci è sembrato giusto iniziare con il Rinascimento italiano, dove gli uomini di cultura erano scienziati, artisti ingegneri, filosofi, come Leonardo Da Vinci.

Leonardo Da Vinci, grande anatomista, fu il primo a disegnare un feto nell’utero materno intorno al 1510. Si tratta di quattro disegni corredati da fitti e complessi appunti. E’ un documento meraviglioso che si trova nel terzo volume dei suoi quaderni personali. I disegni furono eseguiti con inchiostro e gessetti rossi e neri. I disegni fanno parte della Royal Collection al Castello di Windsor.

La bellissima fotografia è del fotografo:
Luc Viatour

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