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Il trapianto con sangue cordonale per la leucemia linfocitica cronica.
La leucemia linfocitica cronica (LLC) è una malattia del sangue dovuta a un accumulo di linfociti nel midollo osseo, nel sangue e negli organi linfatici (linfonodi e milza). I linfociti sono cellule del sistema immunitario che sorvegliano l’organismo e attivano le difese nei confronti di microorganismi o cellule tumorali.

In questo tipo di leucemia, uno di questi linfociti subisce una trasformazione maligna e produce un clone linfocitario, cioè un insieme di un gran numero di cellule uguali tra loro che non rispondono più agli stimoli fisiologici e diventano immortali, continuando così a riprodursi e ad accumularsi.
La LLC è una malattia con un decorso clinico variabile e un’aspettativa di sopravvivenza che varia da mesi a decenni, a seconda delle diverse caratteristiche biologiche. Come molti tumori, infatti, anche la LLC può essere provocata sia da fattori ambientali che da fattori genetici che possono predisporre allo sviluppo della malattia.
Sono stati identificati due diversi tipi di LLC: una che cresce e progredisce molto lentamente tanto che a volte trascorrono anni prima che il paziente abbia bisogno di un trattamento, e una che invece cresce più velocemente e rappresenta una forma più grave di malattia.
Il trapianto allogenico (da fratello compatibile o da donatore non familiare dalle liste del registro internazionale donatori midollo osseo) di cellule staminali ematopoietiche è la terapia standard per i pazienti affetti della variante a basso rischio. Negli ultimi anni, il condizionamento a basso regime di intensità è diventato pratica standard nei trapianti di staminali ematopoietiche. Aumentano così le possibilità di ottenere una cura per la malattia.
Per poter effettuare un trapianto è necessario rimuovere le cellule preesistenti somministrando al paziente dei farmaci mieloablativi oppure tramite radioterapia. Questi trattamenti chemioterapici sono molto pesanti e non facilmente tollerabili da tutti i tipi di pazienti, per questo motivo è stato introdotto il regime di condizionamento ad intensità ridotta che prevede delle dosi ridotte, ma piu’ tollerabili dal malato.
Con questo tipo di regime sono stati effettuati anche trapianti con unità di sangue cordonale e i risultati ottenuti fino ad oggi sono stati attentamente analizzati da uno studio congiunto di numerosi enti europei che regolano la terapia cellulare e in particolare l’utilizzo del sangue cordonale.
Lo studio ha analizzato i risultati ottenuti tra il 2004 e il 2012 in gruppi di 68 pazienti affetti da questa patologia che hanno ricevuto un trapianto di cellule staminali da sangue cordonale e un condizionamento a basso regime. L’età media dei pazienti è di 57 e la maggior parte di loro è stata trapiantata con unità non completamente compatibili. A 3 anni dal trapianto l’incidenza di sopravvivenza generale è stata del 54% e la sopravvivenza senza ricaduta del 45%.
In conclusione, nonostante il gruppo ridotto di pazienti analizzati, l’utilizzo di unità di sangue cordonali non completamente compatibili sembra essere comparabile al trapianto effettuato con cellule staminali del midollo  identiche (una caratteristica particolare delle staminali cordonali è proprio la possibilità di utilizzarle anche laddove la compatibilità non è perfetta).
 Ulteriori studi sono in corso per migliorare i regimi di condizionamento, per ridurre i rischi di patologie e ricadute post–trapianto per cercare di trovare un trattamento sempre piu’ efficace e una possibile cura. In questo contesto l’utilizzo di sangue cordonale potrebbe essere una buona alternativa per quei pazienti che non trovano un donatore HLA identico.
Fonte :
Xavier E, Cornillon J, Ruggeri A, Chevallier P, Cornelissen JJ, Andersen NS, Maillard N, Nguyen S, Blaise D, Deconinck E, Veelken H, Milpied N, Van Gelder M, Peffault de Latour R, Gluckman E, Kröger N, Schetelig J, Rocha V. Outcomes of Cord Blood Transplantation Using Reduced-Intensity Conditioning for Chronic Lymphocytic Leukemia: A Study on Behalf of Eurocord and Cord Blood Committee of Cellular Therapy and Immunobiology Working Party, Chronic Malignancies Working Party of the European Society for Blood and Marrow Transplantation, and the Societé Française de Greffe de Moelle et Therapie Cellulaire. Biol Blood Marrow Transplant. 2015 May 7. pii: S1083-8791(15)00322-5.

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