Our Blog

Banche del cordone, futura fonte di cellule totipotenti grazie alle IPS?

In un post di questo Blog  che risale a gennaio 2015, abbiamo pubblicato un articolo che si intitolava : “Neuroni da Sangue Cordonale” . In questo articolo spieghiamo cosa sono le IPS e cioè le cellule pluripotenti indotte. Sono cellule manipolate in laboratorio, e che, grazie alla scoperta di due Premi Nobel, riescono a ritornare “bambine” e quindi acquisire le stesse potenzialità delle cellule embrionali, senza ricorrere agli embrioni. Le cellule staminali embrionali possono riprodurre un intero organismo.

Questa meravigliosa scoperta ha portato una crescita senza precedenti nella ricerca, nelle sperimentazioni anche cliniche, e infine nella pubblicazione di studi e articoli sempre più vasti e pertinenti.

Ecco quindi che, certi del vostro interesse, riportiamo l’estratto e la traduzione di un articolo molto interessante pubblicato quest’estate prima delle vacanze. Nell’augurarvi una buona lettura, vi ricordiamo che i testi originali in inglese sono disponibili dietro richiesta al nostro indirizzo: info@smartcells.it

La scoperta delle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) e la rapida evoluzione di protocolli utilizzabili in clinica che permettono la produzione di queste cellule a partire da una grande varietà di tessuti, ha sollevato la possibilità che la medicina personalizzata sia possibile in un futuro non troppo lontano.

Sono state proposte numerose strategie per rendere disponibili le iPSC in modo da poterle utilizzarle in terapia: una di queste strategie prevede l’utilizzo di banche cellulari, sul modello delle banche di sangue cordonale. E’ stato inoltre proposto di utilizzare proprio queste banche, e quindi le cellule del cordone, come fonte principale per la produzione di iPCS.
Esistono diversi motivi per considerare il sangue cordonale come possibile fonte di iPSC, sia di tipo amministrativo che scientifico. Nel 2009, negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration ha riconosciuto il sangue cordonale come farmaco e ha quindi imposto alle banche fornitrici di sottomettere una specifica licenza. Questo indica che tutti i processi, dall’acquisizione, allo stoccaggio e alla tracciabilità sono estremamente controllati e seguono norme approvate per l’utilizzo clinico.

Questa conoscenza potrebbe quindi essere facilmente utilizzata nelle fasi iniziali di produzione delle iPSC.

Inoltre tutte le unità sono caratterizzate dal punto di vista delle proteine HLA e potrebbero permettere un facile abbinamento per i pazienti selezionati. Le cellule staminali presenti nel sangue cordonale sono giovani, quindi proliferano meglio e più velocemente, e sono ancora naive, cioè poco esposte a stress ambientali che potrebbero introdurre mutazioni. Queste cellule inoltre sono facilmente riprogrammabili e l’efficienza di riprogrammazione è più alta rispetto ad altri tipi cellulari.

Tuttavia è necessario considerare anche alcun aspetti sfavorevoli, come ad esempio che per produrre iPCS sono necessarie specifiche strutture che non sempre sono presenti dove viene raccolto e stoccato il sangue cordonale e non ultimo i costi necessari per tale produzione.

La creazione di banche di iPSC derivate da sangue cordonale potrebbe portare ad una vasta accessibilità delle linee cellulari prodotte in modo tracciato e controllato. Inoltre grazie allo scambio di dati scientifici, sarebbe possibile avere informazioni per costruire specifici profili di applicazioni terapeutiche in minor tempo.

Zhou H, Rao MS.Can cord blood banks transform into induced pluripotent stem cell banks? Cytotherapy. 2015 Jun;17(6):756-64.

 

Comments ( 0 )

    Leave A Comment

    Your email address will not be published. Required fields are marked *